Dopo i difficili anni della pandemia e del post-pandemia la Comunità IPS italiana si è ritrovata a Rimini il 18 ottobre per il VI IPS Day Nazionale che ha visto la partecipazione di 170 professionisti, decisori e studiosi del mondo sanitario e del lavoro da otto regioni diverse.
E’ stata una occasione preziosa per fare il punto sullo sviluppo dell’IPS nelle varie realtà territoriali e sulle prospettive di allargamento della metodologia a popolazioni diverse come quella dei giovani con problematiche transizioni alla età adulta, le persone con dipendenze patologiche, i disoccupati a lungo termine, le persone con disabilità intellettiva e disturbi dello spettro autistico. L’impegno preso in quella sede è quello di continuare nelle sedi regionali e locali il lavoro di sviluppo e consolidamento dell’IPS come modalità elettiva per l’accompagnamento al lavoro delle persone a maggior rischio di esclusione. I materiali delle presentazioni saranno resi disponibili su questo sito al più presto.
Il 19 ed il 20 ottobre sempre a Rimini si è poi tenuto il III meeting europeo della Learning Community, dopo gli incontri di Reykjavik (2021) e Berlino (2022). Sono convenuti a Rimini 105 delegati di 18 nazioni diverse ed in collegamento hanno partecipato ai lavori altre 50 persone di diverse nazionalità. Si è di fatto raddoppiato il numero dei delegati e delle nazioni partecipanti rispetto ai meeting precedenti. E’ stata una occasione preziosissima per ricapitolare i venti anni di sviluppo dell’IPS in Europa, partendo dallo studio EQOLISE che proprio a Rimini mosse i suoi primi passi nel 2003, per analizzare lo stato di attuazione nei singoli paesi. L’IPS si porpone in Europa come modalità vincente per aiutare non solo le persone con disturbi mentali, ma tutte le categorie a rischio di esclusione, a realizzare le proprie mete lavorative e soprattutto a dare un senso compiuto al proprio lavoro. I materiali delle presentazioni saranno resi disponibili su questo sito al più presto.
Entrambi i convegni sono stati promossi da IPSILON, Fondazione EnAIP “S. Zavatta” di Rimini e Dipartimento di Scienze della Edicazione “G. M. Bertin” della Università di Bologna. Il Comune di Rimini, la Regione Emilia-Romagna e l’AUSL Romagna hanno dato il loro patrocinio ed hanno presenziato all’avvio dei lavori rivolgendo un saluto ai partecipanti.